Il 4 marzo il dialogo del Circolo al Victoria è stato curato dalla nostra socia Rossana Dedola, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea alla scuola normale di Pisa e psicanalista junghiana a Zurigo, che ci ha presentato la storia del burattino, uno dei personaggi più conosciuti al mondo, che voleva diventare un bambino vero e del suo autore, Collodi, di cui poco si sa.
Ancora oggi sui palcoscenici di tutto il mondo viene applaudito, anche per merito di grandi illustratori, scrittori, artisti, scultori, registi, attori, che continuano a creare opere d’arte, che pescano a piene mani da quel capolavoro.
Rossana Dedola torna ad occuparsi di Pinocchio riprendendo alcuni suoi saggi e aggiungendone di nuovi. Pinocchio non ha solo oscurato personaggi fiabeschi ma è giunto persino ad eclissare la fama del suo autore: Carlo Lorenzini, detto Collodi. Diviso in tre parti, il libro riequilibra le sorti di autore e burattino, Collodi e Pinocchio. Nella prima parte l’autrice ripercorre la biografia di Collodi attraverso aneddoti, dettagli inediti, curiosità, testimonianze che fanno di lui una figura tutt’altro che marginale nel panorama letterario risorgimentale, dotata di grande umanità e umorismo. La seconda parte è invece una puntuale rivisitazione della favola di Pinocchio in chiave psicoanalitica, che consente di entrare in contatto con la varietà di simboli e simbologie di cui la favola si compone. Nella terza parte affronta la «fortuna» del libro nel mondo tra illustratori, artisti e registi.